Via libera ai bandi per 2,4 miliardi a favore delle imprese che vogliono innovare nel campo della sostenibilità ambientale. C’è tempo fino al 24 aprile 2025, è ammessa la candidatura come singola impresa e non serve il partenariato con imprese situate in altri stati membri.
La Commissione europea, nell’ambito del Fondo per l’innovazione (Innovation fund), ha lanciato una serie di inviti a presentare proposte per tecnologie a emissioni zero (Innovfund-2024-Nzt). Questo bando, gestito dall’Agenzia esecutiva europea per il clima, le infrastrutture e l’ambiente (Cinea), mira a sostenere progetti innovativi a basse emissioni di carbonio, in modo da portare sul mercato soluzioni industriali per la decarbonizzazione dell’Europa e supportare la transizione verso la neutralità climatica.
Beneficiari
Possono partecipare entità legali (pubbliche o private) stabilite in uno dei paesi ammissibili, che includono qualsiasi paese del mondo. Sono escluse le persone fisiche, tranne i lavoratori autonomi. Ammesse, invece, le organizzazioni internazionali e le Pmi con sede in Italia.
Peraltro, diversamente da molti bandi diretti europei, anche le imprese singole possono presentare un progetto.
I progetti
I progetti possono riguardare l’innovazione nelle tecnologie e nei processi a basse emissioni di carbonio, finanziando attività che supportano questo obiettivo nei settori elencati nell’allegato I e III della direttiva Ets Ue 2003/87, compresi progetti sull’uso del calore di scarto e sui miglioramenti nell’elettrificazione e nell’efficientamento nei processi industriali e nei sistemi energetici.
Nelle attività finanziabili rientrano anche quelle che prevedono cattura e uso del carbonio (CCU) ecologicamente sicuri per mitigare i cambiamenti climatici, nonché lo sviluppo di prodotti che sostituiscano quelli ad alta intensità di carbonio realizzati nei settori citati nell’allegato I della direttiva.
Non solo: le iniziative possono riguardare anche cattura e stoccaggio del carbonio (CCS) intesa come attività a supporto di costruzione e funzionamento di opere incentrate su cattura e stoccaggio geologico della CO2 (CCS) nel rispetto dell’ambiente. Infine, saranno considerate anche le attività a supporto della costruzione e dell’esercizio di tecnologie per l’energia rinnovabile e l’accumulo di energia.
Contributo e scadenze
È previsto un contributo a fondo perduto fino al 60% delle spese. Gli inviti finanziano progetti vari, a partire da una spesa minima di 2,5 milioni. Le proposte vanno presentate online sul portale europeo «Funding & Tenders» entro il 24 aprile.
Fonte: Il Sole 24 Ore, Norme e Tributi del 19 dicembre 2024