Entro la prima decade di ottobre è attesa la pubblicazione della terza edizione del Fondo nuove competenze: con una dote di circa 700 milioni. Verrà dato circa un mese alle imprese per la presentazione dei piani formativi.
Il decreto è alla firma del ministro del Lavoro, Marina Calderone, subito dopo verrà pubblicato l’avviso. Lo strumento sostiene le imprese che hanno necessità di adeguare i modelli organizzativi e produttivi, in risposta alle transizioni ecologiche e digitali e in presenza di progetti di investimento strategico o di transizione industriale che necessitano di formare nuove competenze per i propri dipendenti. Ai datori di lavoro privati che abbiano stipulato accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro destinati allo sviluppo delle competenze dei lavoratori, il Fondo rimborsa il costo delle ore di lavoro destinate alla formazione.
La novità è emersa ieri alla prima edizione di “Net Forum”, progetto nato su iniziativa della più grande Comunità nazionale degli Enti di Formazione che punta a creare un dialogo permanente tra gli stakeholder per affrontare i problemi di apprendimento indotti dalle trasformazioni in atto, presentato al Senato su iniziative della senatrice Susanna Camusso (Pd). «La grande sfida nel mercato del lavoro è rappresentata dall’aggiornamento delle competenze - ha detto Vincenzo Caridi, capo dipartimento delle Politiche del lavoro del ministero del Lavoro -. La nuova edizione del Fondo nove competenze guarda anche alla digitalizzazione, alle nuove tecnonologie e alle competenze green».
Uno dei grossi limiti del’attuale sistema di politiche attive è rappresentato dalla diversa qualità a livello territoriale dell’offerta dei servizi per il lavoro, limite che si punta a superare: «La creazione della Scuola nazionale delle politiche attive - ha annunciato Paola Nicastro, presidente di Sviluppo lavoro Italia- si pone l’obiettivo di rendere omogenea l’offerta di servizi nei territori, con il coinvolgimento diretto di tutti i soggetti interessati».
Ma il forum è stato anche l’occasione per fare il punto sulle prossime iniziative di Fondimpresa, il principale fondo interprofessionale per la formazione continua promosso da Confindustria con Cgil, Cisl e Uil: «Per far fronte alla cronica carenza di manodopera, soprattutto al Nord - ha spiegato Fulvio Bartolo, vicepresidente di Fondimpresa - con 5 milioni abbiamo finanziato un bando rivolto agli immigrati extracomuntari da formare nel proprio Paese su tematiche tecnologiche e professionalizzanti, con corsi di italiano che serviranno per trovare lavoro nel nostro Paese». Dietro il disallineamento tra domanda e offerta che riguarda ormai un’assunzione su due, ha ricordato Antonello Calvaruso, direttore scientifico S3 Studium, c’è «la frattura esistente tra le esigenze concrete di individui e territori e un’offerta formativa istituzionale spesso non allineata».
Fonte: Il Sole 24 Ore, Primo Piano del 26 settembre 2024