Urso: la prossima settimana lo sblocco dei crediti d’imposta 4.0

La prossima settimana arriverà il decreto direttoriale del ministero delle Imprese e del made in Italy che consentirà di sbloccare la compensazione dei crediti d’imposta del piano Transizione 4.0. Dopo il caos che si è generato tra le imprese, il ministro Adolfo Urso prova a rassicurare promettendo una rapida soluzione. Il ministro è intervenuto alla Camera durante il question time, rispondendo a un’interrogazione di Italia Viva a prima firma del deputato Luigi Marattin.

Nell’interrogazione, Iv ha ricordato il caos generato dall’articolo 6 del decreto legge 39 del 29 marzo che ha introdotto una complessa serie di comunicazioni (su ammontare degli investimenti e presunta ripartizione negli anni del beneficio) come condizione di fruibilità dei crediti di imposta derivanti da investimenti 4.0. Sulla base di quella norma, l’Agenzia delle entrate ha emanato la risoluzione n. 19/E del 12 aprile 2024, con la quale ha sospeso l’utilizzo in compensazione mediante modello F24 dei crediti d’imposta per gli investimenti 4.0. Tutto in attesa della nuova modulistica che dovrà, appunto, essere predisposta con un decreto direttoriale del ministero. «Il decreto detterà tutti gli adempimenti - ha aggiunto Urso - anche nelle more dell’apertura di una piattaforma informatica creata ad hoc per la gestione delle comunicazioni sulla quale siamo già al lavoro» (e che dovrebbe servire anche per i nuovi crediti d’imposta 5.0).

Il ministro ha voluto sottolineare che tutto discende da una decisione del ministero dell’Economia, su sollecitazione della Ragioneria dello Stato, volta a monitorare il flusso di cassa dei crediti d’imposta al fine di evitare sforamenti incontrollati della spesa programmata come avvenuto con il superbonus del 110 per cento. Urso, che ha parlato di «comprensibile allarme» da parte delle imprese, ha anche confermato, come riportato dal Sole-24 Ore di ieri, che a ogni modo il problema attualmente non riguarda le compensazioni dei crediti di imposta industria 4.0 per investimenti interconnessi nel 2023 o nel 2024, che erano stati effettuati nel 2022 e nel 2021. Su questo punto, infatti è intervenuta una Faq diffusa il 16 aprile con la quale l’agenzia delle Entrate ha integrato il contenuto della risoluzione 19/E/2024 specificando che sono ancora liberamente compensabili i crediti di imposta relativi a investimenti che, in quanto effettuati o comunque avviati con “prenotazione” precedente al 2023, non rientrano nella stretta disposta dal Dl 39/2024.

L’urgenza di risolvere la questione dei benefici legati agli investimenti 4.0 si somma a quella di sbloccare i nuovi crediti d’imposta del piano Transizione 5.0, anche questi in attesa dei provvedimenti attuativi.

Fonte: Il Sole 24 Ore, Norme e Tributi del 18 aprile 2024.

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