Zls, agevolazioni alle imprese se c’è nesso economico-funzionale

Pubblicato in Gazzetta il regolamento sulle Zone logistiche semplificate (Zls) che non solo conferma la possibilità di estendere le agevolazioni per le imprese ubicate ad aree non contigue quando c’è un nesso economico funzionale con l’area portuale, ma specifica in cosa deve consistere. Rientrare nelle aree agevolabili dovrebbe permettere alle imprese di ottenere le stesse agevolazioni previste per la Zes unica.

Il regolamento – pubblicato il 2 aprile sulla Gazzetta con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 marzo 2024 n. 40 – è adottato al fine di creare condizioni favorevoli in termini economici, finanziari e amministrativi per consentire, nelle aree interessate, lo sviluppo delle imprese già operanti, nonché l’insediamento di nuove imprese.

Definisce le modalità per istituire le Zone logistiche semplificate, comprese le Zls interregionali, stabilisce la loro durata, i criteri per identificare e delimitare le aree Zls, nonché le misure organizzative e di funzionamento ad esse associate. Inoltre, prevede misure di semplificazione amministrativa applicabili alle Zls al fine di agevolare le attività imprenditoriali in tali aree.

La Zls può essere istituita anche nelle regioni più sviluppate nel numero massimo di una per ciascuna regione, qualora nelle suddette regioni sia presente almeno un’area portuale, o un’autorità di sistema portuale avente le caratteristiche richieste.

Il nesso economico funzionale

La Zls deve ricomprendere almeno un’area portuale. Può includere anche aree della medesima regione non territorialmente adiacenti all’area portuale, purché presentino un nesso economico funzionale con la predetta Area portuale.

Il nesso economico funzionale tra aree non territorialmente adiacenti sussiste, secondo il Dpcm 40/2024 qualora vi sia la presenza, o il potenziale sviluppo, di attività economico-produttive, indicate nel Piano di sviluppo strategico o di adeguate infrastrutture di collegamento tra le aree interessate.

La Zls è composta da territori quali porti, aree retroportuali, anche di carattere produttivo e aeroportuale, piattaforme logistiche e interporti, e non può comprendere zone residenziali. Per ciascuna regione l’area destinata alle Zls non può eccedere la superficie indicata per la regione stessa dal regolamento. Le aree retroportuali possono far parte della Zls anche se ricadono in altre regioni in cui sono presenti aree portuali.

Cosa sono le Zls

Le Zls, sono aree geografiche limitate all’interno delle quali vengono applicate particolari agevolazioni fiscali, semplificazioni amministrative e incentivi economici per le imprese che vi operano o che decidono di insediarvisi. Inizialmente, queste zone erano state pensate per stimolare l’economia del Meridione d’Italia, poi sono state estese anche al Nord Italia, rendendo possibile l’istituzione di una ZLS per ciascuna regione, al massimo. La legge 160 del 2019 ha esteso i benefici di carattere fiscale previsti per le Zes anche alle Zls del Centro-Nord, ampliando così ulteriormente il campo di applicazione delle agevolazioni economiche previste per queste zone.

Fonte: Il Sole 24 Ore, Norme e Tributi del 4 aprile 2024

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