Nuovo decreto per rimettere in pista le ZLS

Il governo rilancia, rimettendo ordine alle regole, le Zone logistiche semplificate al Centro-Nord. Il riassetto arriva però mentre la Zona economica speciale unica al Sud attende ancora il decreto attuativo sul credito d’imposta.

Il regolamento si concretizza con un Dpcm, preannunciato lo scorso luglio dal ministro degli Affari europei, il Sud, la coesione e il Pnrr Raffaele Fitto, che lo aveva inviato per il concerto ai ministri dell’Economia, delle Infrastrutture e dei trasporti e delle Imprese e made in Italy. Il testo, su cui nel frattempo è arrivato anche il parere della Conferenza unificata, è ora all’esame della Corte dei conti.

Finora le Zls al Centro-Nord potevano essere istituite dalle Regioni in “deroga” utilizzando il vecchio regolamento delle Zone economiche speciali del Sud. Ma, dal momento che queste sono cessate e dal 1° marzo sono state sostituite dalla Zes unica, occorre ridefinire il regolamento.

Il nuovo Dpcm, tra l’altro, estende alcune novità alle Zls già istituite (la prima è stata la Zona Venezia-Rodigino), ad esempio i compiti di valutazione del Dipartimento per le politiche di coesione, che dovrà trasmettere una relazione sui risultati al ministro da cui, dopo sette anni dall’istituzione, dipenderà la conferma o meno della Zls. E lo stesso discorso vale per la procedura di revisione delle aree comprese all’interno della Zona.

Ricapitolando, le Zls riguardano le aree del Centro-Nord ammesse dal Trattato Ue alle deroghe agli aiuti di Stato e nel perimetro proposto dalle singole Regioni deve esserci almeno un’area portuale appartenente alla rete transeuropea dei trasporti o un’Autorità di sistema portuale. Le zone godono di un alto livello di semplificazione, a partire da un’autorizzazione unica da presentare a uno sportello digitale. Ma si aggiunge anche la riduzione dei tempi di diversi procedimenti, ad esempio tagliati di un terzo nel caso di concessioni edilizie, permessi a costruire, concessioni demaniali, autorizzazioni paesaggistiche, autorizzazione integrata ambientale, Via, Vas. Possono essere istituite zone franche doganali intercluse e le Regioni possono applicare incentivi economici, sia per le imprese già esistenti nell’area sia per quelle di nuova costituzione. È invece limitato alla Zes del Sud il nuovo credito di imposta, finanziato con 1,8 miliardi dall’ultima legge di bilancio, ma come detto ancora fermo in attesa del decreto attuativo.

Per quanto riguarda la governance delle Zls, il nuovo regolamento preparato dal ministero di Fitto prevede la creazione di una cabina di regia interministeriale per le Zls, che si aggiunge quindi a quella già esistente per la Zona speciale del Sud, e un comitato di indirizzo per ognuna delle Zls. Il comitato è il soggetto per l’amministrazione ed è composto dal presidente della Regione, dal presidente dell’Autorità di sistema portuale e da rappresentanti del Dipartimento per le politiche di coesione, dei ministeri delle Infrastrutture e delle Imprese, delle province e dei Comuni interessati.

Fonte: Il Sole 24 Ore, Primo Piano del 15 marzo 2024

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