Fondi Pnrr a sostegno dei programmi di investimento per l’acquisto di macchinari che permettono di produrre idrogeno da elettrolisi dell’acqua. Le imprese interessate alla produzione di energia green hanno tempo fino al 26 gennaio per presentare le domande.
Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha stanziato 100 milioni per l’acquisto di elettrolizzatori.
I fondi saranno assegnati sulla base di una graduatoria formata in ordine decrescente in relazione al punteggio complessivamente attribuito a ciascuna proposta progettuale. In caso di parità di punteggio tra più proposte progettuali, prevale l’ordine cronologico delle domande.
Budget minimo di 10 milioni
Possono beneficiare delle agevolazioni i programmi di investimento produttivo realizzati dalle imprese e volti alla produzione di elettrolizzatori.
I programmi di investimento produttivo possono riguardare la creazione di una nuova unità produttiva, l’ampliamento della capacità di un’unità produttiva esistente, nonché la riconversione di un’unità produttiva esistente, intesa quale diversificazione della produzione per ottenere prodotti che non rientrano nella stessa classe (codice numerico a quattro cifre) della classificazione delle attività economiche Ateco 2007 dei prodotti fabbricati in precedenza.
I progetti dovranno prevedere un ammontare di spese ammissibili non inferiore a 10 milioni. I programmi di investimento devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione ed essere ultimati entro l’11 maggio 2026. Per data di ultimazione, il ministero intende la data del certificato o verbale di ultimazione dei lavori redatto dal direttore dei lavori dell’intervento ammesso alle agevolazioni.
Gli elettrolizzatori dovranno avere un consumo specifico di energia elettrica minore a 58 MWh/tH2 ed essere finalizzati alla produzione di idrogeno rinnovabile.
Inammissibile il leasing
I costi finanziabili riguardano il suolo aziendale e le sue sistemazioni, nei limiti del 10% del complessivo programma di investimento produttivo ammissibile, nonché fabbricati e altre opere murarie e assimilate, nei limiti del 40% del complessivo programma di investimento produttivo ammissibile.
Rientrano le spese per macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, e i programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi.
Non sono in nessun caso ammesse le spese sostenute attraverso il sistema della locazione finanziaria, connesse a commesse interne o relative a macchinari, impianti e attrezzature usati. Le spese dovranno essere conformi al principio «non arrecare un danno significativo» (Dnsh). Non saranno ammesse le spese sostenute mediante i cosiddetti contratti «chiavi in mano».
Contributi a fondo perduto
Le agevolazioni sono concesse fino a un massimo del 35% delle spese ammissibili, in misura variabile a seconda delle zone di realizzazione dell’investimento. L’intensità dell’aiuto può essere aumentata di 10 punti percentuali per le medie imprese e di 20 punti percentuali per le piccole imprese, comprese le micro imprese.
Gli aiuti sono concessi nell’ambito della comunicazione della Commissione europea C(2023) 1711 final del 9 marzo 2023 «Quadro temporaneo di crisi e transizione per 15 misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina».
La scadenza
Le imprese di tutte le dimensioni e su tutto il territorio nazionale possono presentare domanda di accesso tramite posta elettronica certificata all’indirizzo IE@pec.mite.gov.it, indicando nell’oggetto «M2C2, Investimento 5.2, linea b) - elettrolizzatori», fino alle 10 del 26 gennaio 2024.
Fonte: Il Sole 24 Ore, Norme e Tributi del 18 gennaio 2024.