Aiuti di Stato, Ue proroga a giugno i sostegni per l’energia

La Commissione europea ha annunciato ieri una proroga fino al 30 giugno del 2024 delle regole straordinarie sugli aiuti di Stato varate al momento dello scoppio della guerra in Ucraina. Bruxelles ha anche deciso di aumentare leggermente l’ammontare massimo di aiuti in alcuni settori specifici. Invece le regole straordinarie sugli aiuti di Stato nel campo della transizione ambientale rimarranno in vigore, come previsto, fino al 31 dicembre del 2025.

L’aggiornamento delle regole sugli aiuti di Stato deciso nel 2022 «è stato uno strumento cruciale per consentire ai Paesi di fornire il sostegno urgente e necessario alle imprese in periodi di shock economico eccezionale», ha spiegato ieri il commissario alla concorrenza pro tempore Didier Reynders. «L’odierno limitato aggiustamento consentirà agli Stati membri, laddove necessario, di fornire una rete di sicurezza alle aziende colpite» per un ulteriore periodo di sei mesi.

Il quadro normativo – chiamato in inglese Temporary Crisis Framework – fu adottato nel marzo del 2022, in piena emergenza, sulla scia dello scoppio dell’invasione russa dell’Ucraina. Nel marzo scorso, la Commissione ha aggiunto un secondo pilastro, dedicato questa volta alle necessità della transizione ambientale e alla nascita di una industria dedicata alla lotta contro il cambiamento climatico e il riscaldamento globale.

Da quel momento, il quadro normativo è diventato il Temporary Crisis and Transition Framework, in inglese. Da inizio novembre era sul tavolo una revisione del solo pilastro relativo alla guerra in Ucraina, le cui regole straordinarie dovevano scadere alla fine di quest’anno. Bruxelles si era detta disposta a prolungare le norme emergenziali fino al 31 marzo. Su pressione dell’Italia, dell’Austria, della Slovenia, della Lettonia e della Romania, la Commissione ha deciso di prolungare le regole fino al 30 giugno del 2024.

Sul fronte del sostegno generalizzato, «i massimali stabiliti verranno aumentati per coprire il periodo invernale: da 250mila euro a 280mila euro per il settore agricolo; da 300mila a 335mila euro per il settore della pesca e dell’acquacoltura; da due a 2,25 milioni di euro per tutti gli altri settori». Inoltre, proseguiranno fino alla fine di giugno anche le compensazioni finanziarie per gli elevati prezzi dell’energia.

Il prolungamento degli aiuti in campo energetico può sorprendere, tenuto conto che da mesi ormai sia la Commissione europea che l’Eurogruppo esortano i governi nazionali a ridurre gradualmente il sostegno in questo campo, fosse solo per risanare il debito. Interpellati ieri, i funzionari comunitari hanno spiegato che il prolungamento deciso da Bruxelles è limitato nel tempo e nell’ambito di applicazione – le regole straordinarie appena riviste riguardano le imprese, non le famiglie.

In un comunicato da Roma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha salutato con soddisfazione la scelta della Commissione europea, a cui hanno contribuito le pressioni italiane in queste ultime settimane: «Questa decisione, tra le altre cose, consentirà al governo italiano di continuare a sostenere le imprese» e indirettamente anche «i lavoratori, soprattutto le donne, i giovani e le fasce sociali più bisognose, soprattutto nelle zone del Mezzogiorno d’Italia che ancora devono riguadagnare competitività».

Il Sole 24 Ore, Primo Piano del 21 novembre 2023

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