Cdp e Confindustria, progetti per lo sviluppo delle imprese

Dal service housing, vale a dire abitazioni a condizioni sostenibili per i dipendenti a basso reddito e con esigenze di mobilità lavorativa, allo sviluppo delle infrastrutture per la transizione energetica e per l’economia circolare. Per arrivare al supporto agli investimenti delle imprese in innovazione e digitalizzazione.

Terza tappa a Bologna, ieri, del road show nazionale di Cassa Depositi e Prestiti e Confindustria, “Insieme per il futuro delle imprese”, per illustrare al mondo industriale della regione i termini dell’accordo firmato dall’amministratore delegato di Cdp, Dario Scannapieco e dal numero uno di Confindustria, Emanuele Orsini. «Le misure messe in campo coincidono con i progetti di sviluppo che abbiamo per il nostro territorio», dice Sonia Bonfiglioli, la presidente di Confindustria Emilia Area Centro, alla quale fanno capo oltre 3.400 imprese, tra le province di Ferrara, Bologna e Modena, che sviluppano un fatturato vicino ai 100 miliardi. «L’Emilia è la culla della meccatronica e dell’industria intelligente – prosegue Bonfiglioli –. Qui innovazione e manifattura convivono da sempre e vogliamo accelerare questo percorso verso modelli produttivi sempre più moderni, interconnessi e sostenibili».

Sul tavolo, come spiegato da Scannapieco, ci sono risorse a livello nazionale, nel triennio, per 81 miliardi di euro, che potranno generare investimenti per 169 miliardi, con oltre il 60% della dotazione destinata alle imprese. «La partnership rappresenta un ponte operativo tra il livello nazionale e quello locale – spiega Scannapieco – che ci permetterà di tradurre le priorità del piano strategico in iniziative tangibili, capaci di raggiungere le aziende per costruire insieme soluzioni mirate ed efficaci per rafforzare la competitività dell’Italia».

Nell’ultimo triennio Cassa Depositi e Prestiti ha impegnato oltre 3,6 miliardi a livello nazionale per affiancare nella crescita più di 4.300 aziende. Tra i settori che ne hanno beneficiato, in Emilia-Romagna, ci sono la meccanica, l’agroalimentare, le infrastrutture. «Il protocollo tra Confindustria e Cdp è un’alleanza strategica pubblico-privata per sostenere investimenti, innovazione e coesione sociale – dice il vice presidente di Confindustria Angelo Camilli –. In una fase di forte incertezza globale vogliamo dare all’Italia una crescita solida e duratura, fondata sull’industria e sul lavoro. Unire le forze tra industria e finanza pubblica significa mettere in campo strumenti concreti per affrontare le sfide della produttività e della competitività, ma anche per rispondere a emergenze come quella abitativa».

Gli obiettivi fissati dall’intesa, che punta anche all’internazionalizzazione delle imprese, dovranno essere raggiunti individuando anche nuovi strumenti di finanza alternativa e di sostegno all’accesso al credito. Sarà promosso l’uso di strumenti di equity e di credito agevolato, così come il rafforzamento del sistema nazionale di garanzia. Infine sarà sostenuta la partecipazione delle aziende ai progetti dedicati alla cooperazione internazionale, con focus sull’Africa. Particolare attenzione oltre che al service housing è poi rivolta al sostegno all’imprenditoria giovanile.

Fonte: Il Sole 24 Ore, Imprese e Territori del 5 novembre 2025.

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