Oltre 150 milioni per le imprese del Sud che operano nei settori moda e artigianato artistico, musica, audiovisivo, teatro, danza e arti performative, patrimonio culturale materiale e immateriale, arti visive, architettura e design, letteratura ed editoria. Potranno fruire dei sostegni i progetti che prevedono spese fino a 2,5 milioni.
Con il decreto del ministero della Cultura 72/2025 del 20 marzo, è stato attivato il «Fondo imprese culturali e creative 2021–2027» (ICC 2021–2027), nell’ambito del Programma nazionale cultura 2021–2027. La misura dispone di una dotazione finanziaria complessiva pari a 151.710.000 euro ed è finalizzata a sostenere la creazione, lo sviluppo e il consolidamento di imprese operanti nelle filiere culturali e creative nelle sette regioni del Mezzogiorno.
Beneficiari e settori agevolabili
I destinatari dell’intervento sono le micro, piccole e medie imprese (Mpmi) operanti nei settori culturali e creativi. Rientrano tra i beneficiari anche gli enti del Terzo settore che svolgono attività economica, secondo l’articolo 4 del Dlgs 117/2017. Le imprese ammissibili possono essere sia di nuova costituzione sia già attive alla data di presentazione della domanda.
L’ambito settoriale comprende l’intero spettro delle filiere culturali e creative, con riferimento a un repertorio definito di settori: musica, audiovisivo, teatro, danza e arti performative, patrimonio culturale materiale e immateriale, arti visive, architettura e design, letteratura ed editoria, moda e artigianato artistico.
Obiettivi ed erogazione
L’oggetto dell’intervento consiste nel finanziamento di progetti con spese ammissibili fino a 2,5 milioni. I progetti devono essere coerenti con almeno una di queste finalità:
favorire l’integrazione tra soggetti appartenenti alla stessa filiera o a filiere differenti;
sviluppare nuovi prodotti, servizi o processi che valorizzino la cultura e il territorio;
promuovere innovazioni organizzative in grado di trattenere capitale umano qualificato nei territori di riferimento.
Gli aiuti sono concessi in forma combinata, articolandosi in finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto. A integrazione degli strumenti finanziari è prevista l’erogazione di servizi specialistici e qualificati connessi al progetto. Gli aiuti sono concessi nel rispetto dei regimi previsti dal Regolamento Gber (Ue) 651/2014 e dal Regolamento de minimis (Ue) 2023/2831.
La misura si inserisce nell’ambito degli interventi strutturali cofinanziati dai fondi europei e risponde agli obiettivi di sviluppo territoriale, coesione e valorizzazione delle risorse culturali ed economiche del Mezzogiorno. Criteri di selezione, modalità di presentazione delle istanze e termini operativi saranno definiti con successivi provvedimenti attuativi.
L’intervento mira a rafforzare in modo sistemico la competitività delle industrie culturali e creative nei territori del Sud, sostenendo la progettualità imprenditoriale in un comparto ad alto potenziale di crescita economica, occupazionale e di impatto sociale.
Fonte: Il Sole 24 Ore, Norme e Tributi del 20 giugno 2025