Blocco per il portale delle Entrate: crediti Zes fermi

Un secondo blocco del portale delle Entrate. A pochi giorni di distanza da quello che, lo scorso 16 maggio, aveva creato problemi nel giorno dell’avvio delle modifiche al 730 precompilato. Ha avuto luogo ieri mattina, a partire dalle 9 e 30, quando sono stati registrati problemi di accesso, soprattutto da professionisti impegnati con l’invio della comunicazione per la prenotazione del credito d’imposta Zes unica e del credito d’imposta Zes agricoltura.

Un blocco che ha avuto anche una coda: dopo che alle 14 Sogei aveva confermato il normale funzionamento della piattaforma, nel pomeriggio un’attività di manutenzione e ottimizzazione, concordata con le Entrate, ha causato un nuovo stop, poi rientrato nel giro di poco.

La ricostruzione di una giornata molto complicata per i sistemi informatici dell’Agenzia parte da Sogei, il partner tecnologico delle Entrate, che ha ufficializzato i problemi, con una nota inviata a fine mattinata nella quale si è scusata da subito per i disagi e ha anche spiegato che i tecnici erano al lavoro per una rapida soluzione: «Le direzioni Tecnologie e servizi digitali e Soluzioni e servizi dell’agenzia delle Entrate di Sogei, a seguito dei recenti disservizi segnalati nell’accesso all’area riservata del sito dell’agenzia delle Entrate, desiderano rassicurare tutti gli utenti. Le strutture tecniche di Sogei hanno individuato alcuni rallentamenti nella fase di autenticazione».

Quei rallentamenti nell’autenticazione sono stati risolti nel pomeriggio. La stessa Sogei, infatti, ha poi reso noto che «il malfunzionamento tecnico che aveva temporaneamente reso indisponibili i servizi online dell’agenzia delle Entrate è stato risolto. Tutte le funzionalità del portale sono pienamente operative dalle ore 14». Poche ore dopo, però, i professionisti andavano nel panico per un nuovo blocco, stavolta più breve e dovuto a una manutenzione di ottimizzazione dei sistemi, concordata con le Entrate.

Nel frattempo, come detto, erano state registrate a partire dalle 9 e 30 di ieri difficoltà di accesso al portale, soprattutto da parte di professionisti che avrebbero voluto inviare le comunicazioni per i crediti di imposta Zes. Quei problemi sono stati subito segnalati al Consiglio nazionale dei commercialisti. Così, il presidente della categoria, Elbano de Nuccio, ha inviato una lettera al direttore delle Entrate, Vincenzo Carbone, chiedendo di «prorogare i termini dei numerosi adempimenti in scadenza alla fine del mese corrente a causa del nuovo blocco informatico dei servizi telematici delle Entrate». Il blocco - prosegue la missiva - «sta causando notevoli disagi agli utenti. In particolare, molti dei nostri iscritti ci segnalano che l’inaccessibilità ai servizi telematici dell’Agenzia compromette l’invio della comunicazione per la prenotazione del credito d’imposta Zes unica e del credito d’imposta Zes agricoltura per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2025 al 15 novembre 2025, in scadenza il prossimo 30 maggio». A queste parole, il tesoriere nazionale con delega alla fiscalità, Salvatore Regalbuto, ha aggiunto che «oltre alle comunicazioni Zes, numerosi sono gli adempimenti in scadenza per la fine del corrente mese, tra cui l’invio delle liquidazioni Iva periodiche del primo trimestre 2025». A rafforzare le ragioni di un rinvio ci sono i malfunzionamenti del pomeriggio: «Al di là delle cause - ha detto Regalbuto - intorno alle 18 è stato registrato un nuovo blocco dopo quello della mattina, che ha reso nuovamente difficile lavorare». Il riferimento implicito è alla proroga concessa pochi giorni fa dalle Entrate. Il provvedimento 225451/2025, firmato dal direttore Vincenzo Carbone e pubblicato nel pomeriggio di martedì 20 maggio, ha certificato l’impossibilità da parte dei contribuenti di accedere alla propria area riservata del sito delle Entrate «dalle ore 10.04 alle ore 19.30 del 16 maggio 2025». È scattata così la proroga di dieci giorni (calcolati dalla pubblicazione del provvedimento) delle 47 scadenze in calendario per quel giorno, tra cui spiccano i versamenti dell’Iva e quelli delle ritenute da parte dei sostituti d’imposta. Per effetto dello slittamento ci sarà tempo fino al 30 maggio.

L’Agenzia ora è in attesa dei risultati delle verifiche di Sogei per valutare l’entità del problema anche perché il desk telematico ha funzionato. L’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, attraverso il presidente Francesco Cataldi, sottolinea come maggio sia stato il mese dei disservizi telematici e invoca «un intervento strutturale». L’Associazione nazionale commercialisti chiede «un intervento urgente e risolutivo da parte del ministero dell’Economia, che permetta finalmente di avere garanzia di una reale efficienza del sistema digitale fiscale italiano».

Fonte: Il Sole 24 Ore, Norme e Tributi del 29 maggio 2025

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