Sardegna: 3 miliardi per rilanciare le imprese

Un piano da 3 miliardi di euro per sostenere lo sviluppo produttivo delle imprese sarde e «cogliere le opportunità di Transizione 5.0 e IA.». È l’obiettivo dell’accordo siglato a Sassari tra Confindustria Sardegna e Intesa Sanpaolo “Investimenti, innovazione, credito” sino al 2028.

Si tratta di un tassello nell’ambito del mosaico più vasto che vale 200 miliardi sino al 2028 e che riserva al Mezzogiorno circa 40 miliardi di euro. Particolare attenzione va alle opportunità della Zona Economica Speciale Unica. «La resilienza è una delle componenti essenziali del ‘fattore Sud’, ma da sola non basta. Occorre un cambio di paradigma - ha detto Natale Mazzuca, vice presidente di Confindustria per le Politiche strategiche per lo Sviluppo del Mezzogiorno - . I numeri e le potenzialità della Zes Unica, catalizzatore degli investimenti aggiuntivi del Mezzogiorno, e le misure a essa correlate, cioè autorizzazione unica e credito d’imposta investimenti, rappresentano il punto da cui far ripartire il nostro Sud». Per Mazzuca «il roadshow nelle regioni Meridionali servirà proprio a presentare le opportunità in essere e a ribadire il ruolo del Sistema Confindustria nel facilitare gli insediamenti e investimenti produttivi. L’obiettivo è far sì che la vitalità dimostrata dall’economia meridionale negli ultimi anni assuma i connotati di rilancio strutturale, valorizzando al massimo le risorse disponibili e assicurando continuità alle politiche impostate negli ultimi anni». Per Stefano Cappellari, direttore regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo «il rinnovato accordo con Confindustria permette di rafforzare il sostegno al tessuto produttivo dell’isola». «La Sardegna mostra un buon dinamismo in alcuni indicatori economici, export, investimenti, occupati - ha detto – e per un’ulteriore crescita può far leva sul potenziamento delle filiere peculiari, dall’economia del mare, al turismo, alla manifattura, all’agricoltura». A guardare positivamente verso il futuro, è il presidente di Confindustria Sardegna Maurizio De Pascale. «L’accordo rappresenta un segnale concreto di attenzione verso le esigenze delle imprese sarde e costituisce uno strumento strategico per accompagnarle nella transizione energetica, tecnologica e digitale - ha ribadito -. I 3 miliardi di euro destinati alla Sardegna sono una risorsa importante per sostenere la competitività del nostro sistema produttivo e rafforzare le filiere chiave dell’isola, a partire da quelle più innovative che registrano interessanti margini di crescita. Ma è soprattutto la Zes Unica a offrire una leva formidabile per attrarre investimenti e valorizzare i nostri asset produttivi territoriali».

Fonte: Il Sole 24 Ore, Imprese e territori del 22 maggio 2025

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