Turismo, investimenti agevolati per 110 milioni nel 2025

Riqualificazione energetica di edifici, impianti e strutture produttive del settore turistico con lo scopo di migliorare l’efficienza energetica, limitare i consumi e promuovere il ricorso a fonti di energia rinnovabili: sono pronte le regole per potere accedere ai finanziamenti agevolati concessi a questi interventi messi a disposizione dal fondo istituto dall’ultima legge di bilancio. Per il 2025 ci sono a disposizione 110 milioni di euro.

Come indicato dal decreto interministeriale del Turismo di concerto con quello dell’Economia in via di pubblicazione possono presentare proposte di investimento gli operatori che esercitino attività di impresa nel settore turistico: dagli alberghi e ristoranti agli alloggi destinati agli affitti brevi, passando per campeggi (compresi gli alloggi glamping), villaggi turistici e stabilimenti balneari arrivando fino ai centri termali, ai parchi divertimento e agli operatori di conferenze, congressi e fiere. In pratica tutta la vasta filiera del turismo.

Altrettanto ampio lo spettro delle opere ammissibili. Cinque le categorie: miglioramento di almeno due classi di efficienza energetica degli edifici; impianti destinati a ridurre o ad eliminare l’inquinamento; apparecchiature per la digitalizzazione degli edifici, in particolare per aumentarne la predisposizione all’intelligenza; costruzione e/o riqualificazione di nuovi impianti sportivi, wellness, centri congressi o strutture con l’obiettivo di elevare «la competitività della località sul mercato internazionale»; acquisto o sviluppo di programmi informatici, brevetti, licenze, know-how «volti a favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici, la digitalizzazione dell’ecosistema turistico, le filiere turistiche, gli investimenti per il rispetto dei criteri ambientali, sociali e di governance (Esg) o il turismo sostenibile».

L’importo degli interventi per i quali si chiede l’agevolazione va da un minimo di un milione a un massimo di 15 milioni. Il contributo diretto alla spesa può arrivare fino al 30% e a 4,5 milioni con alcune variazioni: per le piccole imprese (e loro aggregazioni) l’agevolazione è aumentata del 20%, per quelle di media dimensione del 10%. Un “premio” del 15% è assicurato ai piani di investimento che migliorino l’efficienza energetica di edifici esistenti di almeno il 40% (misurata in energia primaria). Le domande potranno essere presentate mediante una piattaforma informatica.

La loro ricezione, valutazione e approvazione, così come la concessione e l’erogazione dei finanziamenti insieme al monitoraggio sono affidate a Invitalia.

Fonte: Il Sole 24 Ore, Politica economica del 22 maggio 2025

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