Investimenti sostenibili 4.0, domande dal 20 maggio

Investimenti sostenibili 4.0, la presentazione delle domande è subordinata a una dichiarazione contabile che attesti, oltre ai dati per il calcolo di parte del punteggio, che le spese inserite nei programmi di investimento siano ragionevoli, giustificate e conformi ai principi di sana gestione finanziaria.

Si può già compilare la domanda ma sarà possibile inviarla dalle 10 del 20 maggio. L’incentivo, con una dote di oltre 300 milioni, si rivolge alle Pmi del Mezzogiorno.

Il bando

Le domande sono ammesse alla fase istruttoria in base all’ordine cronologico giornaliero di presentazione. Quelle presentate nello stesso giorno sono considerate come pervenute nello stesso istante, indipendentemente da ora e minuto di invio.

Qualora i fondi risultino insufficienti per consentire l’accoglimento integrale delle istanze inoltrate nello stesso giorno, queste ultime sono ammesse all’istruttoria fino a esaurimento risorse, in base alla posizione nella graduatoria di merito. Tutto dovrà avvenire solo tramite la piattaforma di Invitalia.

L’invio della domanda

Nel periodo antecedente l’invio delle domande, le imprese possono inserire nel portale le informazioni richieste, caricare i documenti e indicare i dati economico-finanziari relativi agli ultimi due bilanci approvati (per le ditte individuali e le società di persone relativi alle ultime due dichiarazioni dei redditi).

Completata la compilazione, verrà generato un modulo in pdf e una dichiarazione contabile, da firmare digitalmente. Dopo il caricamento, il sistema rilascerà un codice di predisposizione, necessario per l’invio.

Terminata la procedura, l’impresa riceverà un’attestazione di avvenuta presentazione e, dopo la trasmissione, il sistema assegnerà un Codice unico di progetto (Cup), da riportare su fatture e giustificativi di spesa relativi al programma agevolato.

I documenti da allegare

Il decreto impone un impianto documentale articolato. La documentazione comprende una serie di allegati tecnici, contabili e dichiarativi per dimostrare l’ammissibilità del programma e la sua sostenibilità economica, tecnica e ambientale.

Il primo documento è la domanda di agevolazione, che include una serie di dichiarazioni rese in base a quanto previsto dal Dpr 445/2000. Vanno indicati i dati identificativi dell’impresa, del firmatario e del referente, eventuali certificazioni di rating di legalità e parità di genere, le dichiarazioni sui requisiti soggettivi e le autorizzazioni necessarie. Alla domanda va allegato un piano degli investimenti che descriva contenuti, tempistiche, localizzazione e finalità dell’intervento, con particolare attenzione alle caratteristiche tecnologiche e ambientali, in linea con il piano Transizione 4.0.

Fondamentale è poi la dichiarazione contabile, ove sono riportati gli elementi utili per il calcolo del punteggio attribuibile per il criterio «Caratteristiche del soggetto proponente»: va sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa o dall’eventuale delegato e controfirmata dal presidente del collegio sindacale o dal revisore unico oppure, nel caso in cui questi organi sociali non siano presenti, da un professionista iscritto all’albo dei revisori legali, dei dottori commercialisti, dei ragionieri e periti commerciali, dei consulenti del lavoro o dal responsabile del centro di assistenza fiscale. Seguono altri allegati come la dichiarazione per la verifica antimafia, per l’antiriciclaggio e un prospetto per calcolare la dimensione d’impresa, utile in caso di partecipazioni incrociate o collegamenti societari.

Sul piano pratico, vanno allegati anche i preventivi di spesa per i beni strumentali oggetto di investimento (con data, descrizione tecnica, costo unitario, firma e timbro del fornitore) e una dichiarazione sulla disponibilità alla consegna nei tempi previsti dal decreto. Attenzione: il preventivo non deve contenere conferme d’ordine, pena l’inammissibilità dell’istanza.

In caso di opere edili, serve inoltre un computo metrico estimativo firmato da un tecnico abilitato, completo di lavorazioni, costi e sede dell’unità produttiva coinvolta.

Fonte: Il Sole 24 Ore, Norme e tributi dell'8 maggio 2025

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