Polizze catastrofali, salvi i contributi già ottenuti

Gli incentivi già ottenuti prima dell’entrata in vigore dell’obbligo di stipulare una polizza catastrofale sono salvi, ma il ministero delle Imprese e del made in Italy impedirà l’accesso ai nuovi contributi alle imprese che risulteranno inadempienti all’obbligo (quest’ultimo è un principio in linea con la riforma degli incentivi, che attualmente è in itinere). Sono due tra i chiarimenti diffusi con Faq sul sito internet dal ministero, che spiegano ulteriormente i rischi per le imprese laddove non si mettano a norma entro i nuovi termini imposti dal decreto legge 39 del 31 marzo 2024.

Modalità variabili

Il ministero chiarisce che la disciplina – relativa agli effetti sulle misure di incentivazione dell’adempimento dell’obbligo di stipula, da parte delle imprese, della polizza assicurativa contro i danni da calamità naturali ed eventi catastrofali – non ha carattere auto-applicativo e necessita, quindi, di un passaggio ulteriore da parte di ciascuna delle amministrazioni che gestiscono le misure agevolative.

La norma non stabilisce puntualmente cosa accada in caso di inadempimento dell’obbligo di assicurazione da parte delle imprese, ma usa una generica formula, prevedendo che di questo adempimento «si deve tener conto» nell’assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni pubblici.

La Faq approfondisce il tema e specifica che ciascuna amministrazione titolare di misure di sostegno e agevolazione sarà chiamata a dare attuazione alla disposizione, definendo e comunicando le modalità con cui intende tener conto del mancato adempimento all’obbligo assicurativo in relazione alle proprie misure, coerentemente con le tempistiche stabilite per l’obbligo.

Il ministero delle Imprese e del made in Italy anticipa anche che, per quanto attiene alle misure di propria competenza, precluderà l’accesso agli incentivi alle imprese inadempienti, attraverso il recepimento dell’obbligo nella disciplina normativa relativa a ciascun incentivo.

La causa di esclusione, in questo caso, opererà solamente per le domande presentate a decorrere dalla data del predetto provvedimento di adeguamento e di recepimento della previsione nell’ambito della disciplina normativa della misura di agevolazione.

Se la posizione del Mimit diventa, quindi, chiara, rimane invece da capire come si muoveranno le altre amministrazioni che gestiscono misure di incentivazione.

Niente rischi di retroattività

La valutazione in merito all’accesso a contributi, sovvenzioni o agevolazioni pubblici, connessa alla mancata stipula da parte dell’impresa della polizza assicurativa, opera solamente dalla data del provvedimento di adeguamento e di recepimento della previsione – in base alla legge 213 del 2023 – nell’ambito della disciplina normativa dei contributi pubblici e delle sovvenzioni o agevolazioni pubbliche, o da una diversa data ivi indicata.

Pertanto, eventuali contributi, sovvenzioni o agevolazioni pubblici già richiesti dall’impresa inadempiente non sono a rischio, secondo quanto indicato dal Mimit.

Fonte: Il Sole 24 Ore, Norme e Tributi del 24 aprile 2025

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