Le imprese vitivinicole italiane possono accedere ai contributi a fondo perduto dei bandi «Ocm vino investimenti» per acquistare macchinari e attrezzature da cantina. Anche per l’annata 2025/2026 è stata disposta l’apertura del bando, con gestione affidata alle Regioni.
Il bando concede un sostegno per investimenti materiali e/o immateriali in impianti di trattamento, infrastrutture vinicole e strumenti di commercializzazione del vino, diretti a migliorare il rendimento globale e la competitività delle imprese e riguardanti la produzione e/o la commercializzazione dei prodotti, anche al fine di incentivare risparmio energetico, efficienza globale e trattamenti sostenibili.
Le imprese possono ambire a contributi a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili.
Potenziali beneficiari
Possono accedere ai fondi le imprese la cui attività sia la produzione di mosto di uve ricavato dalla trasformazione di uve fresche da esse stesse prodotte, acquistate o conferite dai soci anche ai fini della sua commercializzazione, oppure quelle la cui produzione di vino deriva dalla trasformazione di uve fresche o mosto di uve da esse stesse derivati, acquistati o conferiti dai soci anche ai fini della vendita.
Sono potenziali beneficiarie anche le attività per l’elaborazione, l’affinamento e/o il confezionamento del vino, conferito dai soci e/o acquistato, anche a fini commerciali, ma sono escluse dal contributo le imprese che si occupano solo ed esclusivamente dell’attività di vendita.
Tra le attività incentivabili rientra anche la produzione di vino attraverso la lavorazione delle proprie uve da parte di terzi vinificatori, qualora la domanda sia volta a realizzare ex novo un impianto di trattamento oppure una infrastruttura vinicola, anche in vista della commercializzazione. Infine, possono fruire del sostegno anche le organizzazioni interprofessionali, inclusi i consorzi di tutela riconosciuti e autorizzati per la registrazione dei marchi collettivi delle denominazioni.
L’investimento deve essere strettamente ed esclusivamente correlato all’attività vitivinicola dell’impresa e avere come obiettivo finale l’aumento della competitività dell’azienda richiedente nell’ambito esclusivo dei prodotti vitivinicoli.
Contributi fino al 50%
Il sostegno per gli investimenti materiali o immateriali realizzati da micro, piccole o medie imprese è erogato di norma nel limite massimo del 40 per cento della spesa effettivamente sostenuta. Nelle regioni classificate come «meno sviluppate» può arrivare fino al 50 per cento dei relativi costi.
Il limite massimo è ridotto al 20 per cento della spesa effettivamente sostenuta qualora l’investimento venga realizzato da una impresa classificabile come «intermedia», vale a dire che occupi meno di 750 dipendenti o il cui fatturato annuo sia inferiore ai 200 milioni. Per le medesime imprese operanti in regioni classificate come «di convergenza», il contributo massimo erogabile è pari al 25 per cento delle spese sostenute.
Qualora l’investimento sia realizzato, invece, da una impresa classificabile come «grande», vale a dire che occupi più di 750 dipendenti o il cui fatturato annuo superi i 200 milioni, il livello di aiuto è fissato al massimo al 19 per cento della spesa sostenuta.
Le Regioni stabiliscono, se è il caso, un limite massimo di contribuzione inferiore, motivando la decisione in un provvedimento ad hoc. Non sono ammessi a contributo gli interventi che ricevono o abbiano ricevuto altri contributi pubblici o si configurino come investimenti di mera sostituzione di beni mobili e/o immobili preesistenti che non comportino un miglioramento degli stessi.
Scadenze
Le singole Regioni predispongono i bandi e le relative scadenze.
In ogni caso, il decreto ministeriale 170040/2025 del 14 aprile ha disposto, per l’annualità 2025/2026, che la domanda di aiuto debba essere presentata entro il 31 maggio 2025, prorogando il termine precedentemente previsto.
Fonte: Il Sole 24 Ore, Norme e Tributi del 24 aprile 2025