Investimenti sostenibili 4.0 per le Pmi del Mezzogiorno
Dal 20 maggio è possibile per le Pmi del Mezzogiorno presentare domanda per il bando «Investimenti sostenibili 4.0». Niente click second: in caso di carenza di fondi, ci sarà una graduatoria giornaliera. Per questo è importante il piano degli investimenti e il fatto che i preventivi dovranno riportare la firma e il timbro del fornitore, con l’attestazione che la fornitura potrà avvenire nei termini previsti per la realizzazione del programma.
La data per l’invio delle domande – ogni impresa può presentarne una sola – è stata fissata con decreto direttoriale del ministero delle Imprese e del made in Italy del 31 marzo 2025. L’iniziativa mira a sostenere i processi di trasformazione digitale e sostenibile, rafforzare la competitività e favorire la crescita delle Pmi in Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna. Particolare attenzione ai progetti che favoriscono sostenibilità ambientale ed efficienza energetica.
Pmi beneficiarie
Il bando si rivolge alle Pmi che operano nei settori manifatturiero e/o nei servizi, con il codice Ateco individuato nel decreto, e che intendono realizzare progetti di investimento compresi tra 750mila euro e cinque milioni. Beneficiarie le Pmi che operano in regime di contabilità ordinaria con almeno due bilanci depositati, sono in regola con gli obblighi fiscali e contributivi e non hanno effettuato delocalizzazioni negli ultimi due anni.
Il pacchetto di agevolazioni prevede un contributo a fondo perduto del 35% dell’investimento e un finanziamento agevolato del 40 per cento.
La procedura è a sportello, con valutazione delle domande in ordine cronologico fino a esaurimento delle risorse disponibili, pari a 300 milioni. Sarà possibile pre-compilare le domande dal 30 aprile e poi presentarle tramite la procedura informatica, accessibile nella sezione «Investimenti sostenibili 4.0 – PN RIC 2021-2027» del sito web di Invitalia dal 20 maggio, dalle 10 alle 17, dal lunedì al venerdì.
Le domande di accesso alle agevolazioni sono ammesse alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico giornaliero di presentazione. Le domande presentate nello stesso giorno sono considerate come pervenute nello stesso istante, indipendentemente dall’ora e dal minuto di presentazione. Qualora le risorse finanziarie residue risultino insufficienti per accogliere integralmente le domande presentate nello stesso giorno, le domande sono ammesse all’istruttoria, fino a esaurimento della dotazione finanziaria residua, in base alla posizione assunta nell’ambito di una specifica graduatoria di merito.
Il piano di investimento
Il piano di investimento definisce il programma, la pianificazione temporale e la previsione degli stati di avanzamento dei lavori. Nei casi in cui il programma presenti un contributo alla sostenibilità, è necessario evidenziare nell’apposita sezione del piano di sviluppo le misure previste tra quelle degli allegati al decreto e/o gli interventi che contribuiscono agli obiettivi climatici di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, come indicato dall’articolo 9 del regolamento Ue 2020/852.
Il progetto deve prevedere una durata non superiore a 18 mesi dalla data di adozione del provvedimento, con possibile proroga di sei mesi. Gli interventi ammissibili riguardano beni strumentali, con particolare attenzione a quelli coerenti con Industria 4.0, opere murarie e assimilate fino al 40% del costo totale, programmi informatici e certificazioni ambientali. In accompagnamento ad altri interventi digitali o di efficienza energetica, il bando consente anche l’inclusione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, destinati all’autoconsumo (elettrico o termico).
Per l’ottenimento del punteggio, possono essere allegati preventivi relativi alle spese da sostenere per i beni individuati dal programma. Questi devono essere caratterizzati da un appropriato grado di dettaglio, che consenta di identificare i beni oggetto di agevolazione e le relative caratteristiche tecniche. I preventivi debbono riportare, oltre alla data di rilascio, la descrizione e il costo del bene oggetto d’investimento, il regime Iva applicato, la firma e il timbro del fornitore, e l’attestazione che la fornitura potrà avvenire nei termini previsti per la realizzazione del programma.
Fonte: Il Sole 24 Ore, Norme e Tributi del 17 aprile 2025