Due giorni di stop al portale di “Transizione 5.0” per aggiornare le informazioni e rifare i calcoli sui crediti d’imposta che spettano alle imprese. La sospensione scatterà alle 18 del 3 febbraio e durerà fino alle 18 del 5 febbraio. Ed entro il 7 febbraio le imprese che hanno presentato progetti riceveranno un aggiornamento del beneficio fiscale spettante.
I nuovi scaglioni di investimento
L’interruzione della piattaforma informatica, accessibile dall’area clienti del sito del Gse (Gestore dei servizi energetici), è stata decisa d’intesa con il ministero delle Imprese e del made in Italy per adeguare il portale alle novità introdotte per il piano Transizione 5.0 dalle legge di bilancio. In particolare, la manovra ha rimodulato gli scaglioni di investimento, accorpando i primi due in un’unica fascia fino a 10 milioni, alla quale si applicano le aliquote del 35%, 40% e 45% in funzione della percentuale di riduzione dei consumi energetici che si intende conseguire con il progetto (maggiore è il risparmio energetico, più alto è il credito di imposta). La correzione, che ha valore retroattivo per investimenti effettuati a partire dal 1° gennaio 2024 e fino all’entrata in vigore della legge di bilancio, ha rafforzato il beneficio per gli investimenti che si collocano nella fascia compresa tra 2,5 e 10 milioni di euro. Prima della manovra, infatti, questo era uno scaglione a sé, con aliquote di incentivazione che, in funzione della riduzione di consumo energetico, erano del 15, 20 e 35 per cento.
Maggiorazioni per il fotovoltaico
L’altra novità introdotta dalla legge di bilancio, anch’essa oggetto di adeguamento sulla piattaforma del Gse, è la ridefinizione delle maggiorazioni che scattano per gli impianti fotovoltaici inclusi nel progetto di investimento. In particolare, è stata introdotta la maggiorazione (del 30%) anche per i pannelli con moduli di tipo “a” e contestualmente quelle già previste per i moduli a maggiore efficienza (tipo “b” e tipo “c”) sono state ulteriormente incrementate, rispettivamente al 40% e 50%.
La retroattività
Come detto, la piattaforma e il calcolo dei bonus devono essere aggiornati tenendo conto che le modifiche si applicano anche agli investimenti oggetto di comunicazioni già trasmesse dalle imprese alla data di entrata in vigore della manovra e possono comportare effetti positivi in termini di maggiori importi dei crediti d’imposta prenotati. La piattaforma, in pratica, ricalcolerà in modo automatico i crediti d’imposta ed entro il 7 febbraio le imprese interessate riceveranno dal Gse, tramite Pec, una comunicazione con l’aggiornamento del beneficio e delle ricevute precedentemente emesse, sia per le richieste in fase di prenotazione che per quelle in fase di conferma del versamento dell’acconto e di completamento.
Le altre modifiche della manovra
La legge di bilancio ha previsto altre novità, che tuttavia non hanno impatti sulla piattaforma e dunque non rientrano nell’aggiornamento in programma nei prossimi giorni. Ricapitolando le correzioni varate, è stato innanzitutto introdotto l’automatismo nel calcolo della riduzione dei consumi energetici per i beni strumentali acquistati che vanno a sostituire beni con caratteristiche tecnologiche analoghe e interamente ammortizzati da almeno 24 mesi. In questo caso, l’efficienza viene automaticamente considerata del 3% in riferimento alla struttura produttiva e del 5% per i processi interessati, ferma restando la possibilità di dimostrare un risultato più alto. Una modifica che avvicina molto l’agevolazione alle modalità più semplificate di accesso che caratterizzano il vecchio piano Transizione 4.0.
Inoltre, con la manovra è scattata la possibilità di cumulare il bonus 5.0 sia con il credito d’imposta per investimenti nella Zona economica speciale del Mezzogiorno sia con ulteriori agevolazioni finanziate dalla Ue, a condizione che il sostegno non copra le stesse quote di costo e i singoli investimenti del progetto di innovazione.
Fonte: Il Sole 24 Ore, Norme e Tributi del 31 gennaio 2025