Mini contratti di sviluppo, c’è tempo fino all’8 aprile 2025 per fare domanda. L’incremento occupazionale è obbligatorio, da calcolare come differenza tra i dipendenti in azienda nei 12 mesi antecedenti l’istanza e quelli post investimento.
La domanda deve prevedere una serie di documenti: spicca la relazione di accompagnamento. Questo è quello che si evince dal decreto pubblicato il 10 gennaio con il quale il ministero delle Imprese e del made in Italy ha definito le regole per l’accesso agli incentivi destinati agli investimenti in tecnologie critiche.
Le agevolazioni, erogate sotto forma di contributo a fondo perduto, sono riservate alle imprese che operano nelle regioni meno sviluppate e riguardano settori strategici come digitale, tecnologie pulite e biotecnologie.
Documenti necessari
Alla domanda va allegata una dichiarazione sostitutiva di atto notorio firmata dal legale rappresentante dell’impresa, con i dati necessari per determinare il punteggio del piano di investimenti e le eventuali maggiorazioni riconosciute.
Il decreto richiede anche una relazione tecnica asseverata sul piano di investimenti, che dimostri la sua riconducibilità al regolamento Step e attesti il rispetto dei criteri di ammissibilità settoriale e produttiva, insieme con una relazione tecnica estimativa asseverata delle spese previste e a una relazione asseverata sugli immobili coinvolti nel piano, che certifichi la conformità alle norme edilizie, urbanistiche e ambientali nazionali ed europee.
A completare la documentazione un’ulteriore Dsan relativa ai requisiti di ammissibilità e agli impegni dell’impresa, nonché una dichiarazione sulla determinazione della dimensione aziendale. L’impresa, inoltre, deve fornire una dichiarazione con i dati per la verifica antimafia e una per l’ottemperanza agli obblighi antiriciclaggio. Infine, è tenuta a compilare un questionario a fini statistici per monitorare l’impatto delle politiche su ambiente.
L’impresa richiedente deve avere una casella Pec attiva per la comunicazione con l’Agenzia, che successivamente assegnerà un Codice unico di progetto (Cup), obbligatorio per la rendicontazione delle spese.
Beneficiari e contributo
Le agevolazioni sono aperte a piccole, medie e grandi imprese che investono in uno stabilimento produttivo situato nel Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
Il mini contratto finanzia progetti tra 5 e 20 milioni.
Le agevolazioni sono concesse in base alla dimensione aziendale, con percentuali differenziate sulle spese: il 55% per le piccole imprese, il 45% per le medie, il 35% per le grandi. Per consulenze legate agli investimenti è previsto un contributo del 50 per cento.
Incremento occupazionale
Per determinare il parametro relativo al piano occupazionale, l’incremento delle risorse è dato dalla differenza tra il numero di occupati, in termini di unità lavorative annue, previsto nel primo esercizio completo dopo la conclusione dell’investimento, e il numero di occupati riscontrabile nei dodici mesi antecedenti all’inoltro dell’istanza.
Come fare domanda
Le richieste vanno inviate online sul sito di Invitalia (www.invitalia.it) dal 5 febbraio all’8 aprile 2025. L’accesso è riservato ai rappresentanti legali delle imprese, che dovranno autenticarsi con Spid, Cns o Cie. Le istanze, redatte in italiano, devono essere firmate digitalmente per essere valide.
Esito e graduatoria
Passato il termine per la presentazione delle domande, Invitalia procede a formare, sulla base dei punteggi attributi ai piani di investimento, la graduatoria funzionale a determinare l’ordine per l’avvio delle attività istruttorie di competenza+.
Per i programmi per i quali l’attività istruttoria si è conclusa con esito positivo, l’agenzia - entro il termine massimo di 120 giorni dalla data di pubblicazione della graduatoria - delibera la concessione dei sostegni, comunicandolo all’impresa.
Fonte: Il Sole 24 Ore,Norme e Tributi del 30 gennaio 2025