Acquaflex, l'empowerment femminile rivoluziona l’industria

Acquaflex srl è un’azienda di Rho (Milano) che sviluppa soluzioni chimiche per il trattamento delle acque tecnologiche e civili, la produzione di carta e cartone, la detergenza e sanificazione per il settore alimentare che prevedono l’impiego di tecnologie innovative e servizi svolti ai più alti livelli qualitativi. L’azienda, seguita dalla consulenza di Telematica Italia sulla finanza agevolata, supporta il cliente nel raggiungimento degli obiettivi di efficienza degli impianti e nel miglioramento della qualità dei prodotti finiti, investendo continuamente in ricerca e sviluppo per offrire tecnologie sempre più evolute.

La grandezza di questa azienda non è data solamente dai prodotti e servizi che offre ma anche dalla rivoluzione culturale appena messa in atto: Acquaflex sta infatti lavorando attivamente per ottenere la certificazione aziendale della parità di genere. Il percorso che porterà Acquaflex e le altre aziende che vorranno essere parte di questa rivoluzione culturale a raggiungere la parità di genere ha come obiettivo complessivo la promozione di una maggiore inclusione delle donne nelle aziende stesse migliorando, di conseguenza, la coesione sociale e territoriale che è di fondamentale importanza per la crescita economica del nostro Paese. L’empowerment femminile, infatti, è un processo attraverso cui le donne acquisiscono maggior potere e controllo sulla propria vita e sul loro ruolo all’interno di un contesto culturale o economico, come quello aziendale.

Verbena Baggio, Production plant manager di Acquaflex e Valentina Cangemi, responsabile dei sistemi di gestione qualità di Acquaflex spiegano nel dettaglio le soluzioni che offre l’azienda e affrontano la nuova frontiera dell'equilibrio tra la vita privata e il lavoro.

Di cosa si occupa Acquaflex?

“Acquaflex è un’azienda chimica italiana che opera da più di 25 anni nei settori del trattamento chimico delle acque industriali e civili, nel processo produttivo di carta e cartone, nella detergenza e sanificazione per l’industria alimentare. Il nostro obiettivo è di creare valore aggiunto per i nostri clienti, soddisfacendone le necessità attuali e future in termini di efficienza e integrità degli impianti, qualità del prodotto finito, tutela ambientale e sicurezza del consumatore finale. Questo è possibile tramite l’offerta di un servizio costruito su misura e che prevede la fornitura di tecnologie chimiche innovative, programmi di trattamento personalizzati, supporto tecnico e consulenza specialistica. In Italia Acquaflex ha 37 dipendenti e due sedi, entrambe nell’hinterland di Milano: a Rho vi sono gli uffici commerciali, amministrativi e il laboratorio R&D mentre sito produttivo e logistico sono a Vigano di Gaggiano. Attualmente in Acquaflex vi sono 8 donne, equamente distribuite in tutti i reparti e in tutte le posizioni”.

Acqua, carta e alimentare: tre settori su cui investite studi e risorse. Può parlarcene più in dettaglio?

“Industria della carta, industria alimentare e trattamento delle acque sono tre mercati molto importanti per le aziende di prodotti chimici poiché in questi settori l’utilizzo di prodotti chimici è elevato, esteso e indispensabile. Acquaflex si occupa di quelle nicchie di mercato ove l’impiego di prodotti chimici, unito a un elevato servizio di assistenza e supporto tecnico, consente di migliorare la qualità del prodotto finito nonché di garantire l’efficienza e l’integrità delle linee produttive garantendo nel contempo sostenibilità ambientale dei processi produttivi e sicurezza per operatori e consumatori finali. Grazie ad Acquaflex molte realtà industriali hanno ridotto drasticamente i consumi d’acqua dei loro sistemi di raffreddamento evaporativo, con un evidente miglioramento della sostenibilità ambientale dei loro siti produttivi. Questa riduzione dei consumi idrici, stimabile nel complesso in decine di migliaia di tonnellate di acqua l’anno, è stata ottenuta senza che questo comportasse in alcun modo un peggioramento qualitativo del prodotto finito o avesse un impatto negativo sull’efficienza o l’integrità degli impianti. Si è quindi tramutato in un aumento del valore aggiunto del prodotto dei nostri clienti. Esempio simile è quello della tecnologia ‘Bluemate’ applicata nella produzione di carta e cartone: le tecnologie di questa linea facilitano l’impiego di carta riciclata come materia prima seconda in cartiera, con i benefici sia economici che ambientali che è facile intuire e senza che ciò determini un incremento dei rischi o dei pericoli per gli operatori. Un settore di applicazione che recentemente sta dando ad Acquaflex e ai nostri clienti molte soddisfazioni è il settore della IV gamma (le insalate, le verdure e la frutta confezionata e immediatamente pronta al consumo): l’applicazione di tecnologie sviluppate dai nostri tecnici ha consentito di migliorare la qualità del prodotto confezionato in termini di aspetto, contaminazione microbiologica, shelf life. Il risultato è che vengono ridotti i resi dalla grande distribuzione GDO, si aumenta il valore del prodotto finale, si riducono sprechi alimentari e si aumenta l’ecosostenibilità dell’intera filiera produttiva”.

La vostra azienda, con la consulenza di Telematica Italia, ha partecipato al bando della Regione Lombardia “Verso la certificazione della parità di genere”: un’azienda certificata favorisce la parità di genere all’interno dell’ambiente lavorativo: per voi che significato assume questa rivoluzione culturale?

“Significa semplicemente garantire il massimo sviluppo alla nostra azienda – commenta la dottoressa Verbena Baggio - consentendo a tutte le persone che in essa o con essa lavorano di sfruttare al meglio le proprie potenzialità. Per ottenere ciò è prima di tutto necessario eliminare i pregiudizi che ritengono una persona adatta o inadatta a un ruolo o a una posizione solamente in funzione del proprio sesso. Da questo punto di vista mi sembra di rappresentare un esempio di come in Acquaflex questi pregiudizi non esistano: sono la responsabile di produzione di una grande azienda chimica, dipendono da me 15 persone, prevalentemente uomini, e sono arrivata in questa posizione come naturale conseguenza della mia crescita in azienda, senza che nessuno abbia mai messo in dubbio le mie capacità solamente perché donna”.

“Per sfruttare al meglio le proprie potenzialità – conclude la dottoressa Valentina Cangemi - è necessario operare in un ambiente sereno, in cui non ci si senta giudicati per il proprio orientamento sessuale o per l’età. Abbiamo deciso quindi di intraprendere un percorso che ci porterà a ottenere la certificazione di parità di genere perché vogliamo andare nella direzione del miglioramento continuo anche in questo contesto, come fatto per i processi industriali, l’ecosostenibilità aziendale, la sicurezza sul lavoro. Nel contesto della parità di genere partiamo da una situazione già molto buona ma siamo consci che è possibile, è utile ed è necessario porsi obiettivi ancora più ambiziosi”.

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