Regione Umbria proroga alle 12:00 del 6 marzo 2026, il bando per la concessione delle agevolazioni in favore di programmi di investimento finalizzati all’introduzione di investimenti produttivi e per la tutela ambientale nell’area di crisi complessa Terni-Narni per il rilancio del Polo Chimico di Terni.
Ricordiamo che sono ammissibili alle agevolazioni le imprese costituite in forma di società di capitali e di società di persone che, alla data di presentazione della domanda di agevolazioni, siano inoltre: in possesso di un codice ATECO 2025 ammissibile; già regolarmente costituite ed iscritte, nel registro delle imprese; avere un’unità locale produttiva ubicata nell’Area di Crisi Complessa Terni Narni da individuarsi quale sede di realizzazione del progetto proposto.
I programmi di investimento produttivo devono essere diretti:
- alla realizzazione di nuove unità produttive tramite l’adozione di soluzioni tecniche, organizzative e/o produttive innovative rispetto al mercato di riferimento;
- all’ampliamento e/o alla riqualificazione di unità produttive esistenti tramite diversificazione della produzione in nuovi prodotti aggiuntivi o cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo;
- alla realizzazione di nuove unità produttive o all’ampliamento di unità produttive esistenti;
- all’acquisizione di attivi di uno stabilimento;
- all’introduzione in azienda di nuovi prodotti e/o processi produttivi.
I programmi di investimento per la tutela ambientale devono essere diretti a innalzare il livello di tutela ambientale risultante dalle attività dell’impresa.
Le spese per i programmi di investimento produttivo sono ammissibili per l'acquisto di beni nuovi strettamente inerenti al codice di attività ATECO 2025 della unità locale funzionalmente coinvolta nella realizzazione del progetto, i cui preventivi risultino di valore unitario pari o superiore a 1.000 euro e che riguardino le seguenti tipologie di spesa:
- acquisizione di compendi e impianti immobiliari per un massimo del 30% del valore complessivo della domanda di contributo;
- ristrutturazione di compendi immobiliari;
- rifacimento e potenziamento di tutela ambientale di impianti immobiliari e mobiliari;
- impianti, macchinari e attrezzature;
- spese per consulenza specialistica strettamente connesse al programma di investimento.
In particolare i costi ammissibili riguardano l’acquisto di:
- suolo aziendale nel limite del 10% dell’investimento complessivo agevolabile;
- opere murarie, edili e infrastrutture specifiche aziendali nel limite massimo del 35% dell’investimento complessivo agevolabile;
- macchinari, impianti e attrezzature;
- programmi informatici e servizi per le Tecnologie dell’informazione e della comunicazione dedicati esclusivamente all’utilizzo dei beni di cui alla lettera c), commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
- immobilizzazioni immateriali;
- beni strumentali, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa secondo il modello “Transizione 4.0”, ivi compresi i beni che utilizzano le tecnologie di Intelligenza Artificiale, Blockchain e Internet of Things;
- spese per consulenze per massimo 10% del valore complessivo della domanda di contributo.
Il contributo è concesso a fondo perduto secondo le modalità riportate sulla scheda in calce alla notizia.