La Regione Umbria pubblica il bando per investimenti non produttivi finalizzati ad arrestare e invertire la perdita di biodiversità e a preservare il paesaggio rurale.
Possono beneficiare degli aiuti:
- Agricoltori singoli o associati, inclusi i consorzi di scopo;
- Altri gestori del territorio pubblici o privati, anche associati;
- Soggetti collettivi inclusi i beneficiari di interventi di cooperazione, che nell’ambito della propria compagine includano soggetti di cui a precedenti criteri.
Sono ammissibili le seguenti categorie di spesa:
- Realizzazione di formazioni arbustive e arboree a tutela della biodiversità;
- Realizzazione e/o ripristino della funzionalità di infrastrutture ecologiche connesse all’acqua;
- Realizzazione e/o recupero di muretti a secco, terrazzamenti e/o ciglionamenti e delle sistemazioni idrauliche agrarie funzionali alla regimazione dei deflussi superficiali ad essi collegate, e/o recinzioni tradizionali;
- Realizzazione e/o recupero di elementi tipici del paesaggio;
- Recupero di prati, pascoli e/o habitat in stato di abbandono;
- Interventi finalizzati al contenimento delle specie vegetali e animali esotiche invasive di rilevanza unionale;
- Investimenti per migliorare la coesistenza tra agricoltura, allevamenti e la fauna selvatica, inclusi gli ungulati (Cinghiali e Cervidi) e le specie di interesse comunitario tutelate dalla Dir. 92/43/CEE (Lupo, Lince, Orso bruno e Sciacallo dorato);
- Investimenti per la messa in sicurezza di linee elettriche ed altre infrastrutture aeree, finalizzati a prevenire le collisioni dell’avifauna e a limitare il fenomeno dell’elettrocuzione sulle linee ad alta e mediobassa tensione, incluso l’interramento di cavi aerei;
- Interventi per la connettività ecologica della fauna selvatica;
- Altri investimenti a favore della fauna selvatica;
- Strutture per l'osservazione della fauna selvatica;
- Altri investimenti non produttivi previsti dai PAF regionali/provinciali non già ricompresi nell’elenco di cui sopra, tra cui l’acquisto di recinzioni mobili per la gestione degli habitat pascolivi, acquisto e installazione di barre di involo, vasche di abbeverata.
Il sostegno è concesso in conto capitale per il 100% dei costi ammissibili e non potrà eccedere la somma di 300.000 euro.
Le domande di sostegno devono essere presentate in via telematica tramite SIAN entro il 31 gennaio 2026.