Legge di Bilancio 2025: novità per le imprese

Dal 1° gennaio 2025 è entrata il vigore la Legge di Bilancio 2025: di seguito le principali misure di interesse per le imprese.

Con il comma 201 dell'art. 1 è istituito il Fondo a sostegno delle imprese dell'indotto della società ILVA in amministrazione straordinaria, con una dotazione pari a 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027: per la concessione di un contributo a fondo perduto (in regime de minimis) a sostegno delle piccole e medie imprese fornitrici di beni o servizi connessi al risanamento ambientale o funzionali alla continuazione dell'attività degli impianti, il cui fatturato derivi esclusivamente o prevalentemente da rapporti commerciali con le imprese che gestiscono gli impianti siderurgici della società ILVA Spa in amministrazione straordinaria.

Il comma 219 riconosce a decorrere dal 2025 e nel limite di spesa di 300 milioni di euro annui, un parziale esonero contributivo della quota dei contributi previdenziali per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore per le lavoratrici dipendenti, a esclusione dei rapporti di lavoro domestico, nonché alle lavoratrici autonome che percepiscono almeno uno tra redditi di lavoro autonomo, redditi d'impresa in contabilità ordinaria o in contabilità semplificata o redditi da partecipazione e che non hanno optato per il regime forfetario. Le lavoratrici devono essere madri di due o più figli con retribuzione o reddito imponibile ai fini previdenziali non superiore a 40.000 euro su base annua. L'esonero contributivo spetta (fermo restando l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche):

  • fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo;
  • a decorrere dall'anno 2027, per le madri di tre o più figli, fino al mese del compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo. 

L'art. 1, co. 246, interviene sulla disciplina del credito d'imposta per le erogazioni liberali per interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi pubblici e per la realizzazione di nuove strutture sportive pubbliche, estendendone l'operatività anche per l'anno 2025, nel limite complessivo di 10.000.000 euro

I commi 270-271 istituiscono il Fondo Dote per la famiglia, misura che mira a sostenere la genitorialità e le attività sportive e ricreative effettuate in periodi extra scolastici. Il contributo è previsto per ciascun figlio a carico di età compresa tra sei e quattordici anni ed è attribuito ai soggetti beneficiari a titolo di concorso al rimborso per le prestazioni sportive e ricreative erogate in favore delle famiglie con indicatore della situazione economica equivalente in corso di validità pari o inferiore a 15.000 euro.  

Torna la Decontribuzione Sud, al fine di mantenere i livelli di crescita occupazionale nel Mezzogiorno e contribuire alla riduzione dei divari territoriali,: la misura prevede un esonero contributivo per i datori di lavoro privati limitatamente alle imprese che occupano lavoratori a tempo indeterminato nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna. Rispetto alla precedente versione, si nota una una riduzione della percentuale di sgravio: dal 30% si scende al 25% per il 2025 e si riconferma la  progressiva diminuzione, fino al 15% nel 2029.

Numerose novità anche per il credito d'imposta Transizione 5.0, che troveranno applicazione agli investimenti effettuati a partire dal 1° gennaio 2024. Tali modifiche riguardano:

  • l'ambito soggettivo: la misura è riconosciuta, in alternativa alle imprese, anche alle Energy Service Company certificate da organismo accreditato per i progetti di innovazione effettuati presso l'azienda cliente;
  • base di calcolo: per taluni investimenti agevolabili, la base di calcolo passa da un importo pari, rispettivamente, al 120% e 140% del loro costo ad un importo pari, a seconda della tipologia di modulo fotovoltaico oggetto dell’investimento, al 130%140% e 150% del loro costo;
  • la rimodulazione dell’ammontare del credito d’imposta: verrà riconosciuto nella misura del 35% del costo, per la quota di investimenti fino a 10 milioni di euro, e nella misura del 5% del costo, per la quota di investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro per anno per impresa beneficiaria;
  • la rimodulazione delle percentuali di incremento del credito di imposta per ciascuna quota di investimento nel caso lo stesso afferisca a fattispecie di riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva che soddisfano particolari condizioni;
  • l’estensione delle fattispecie di riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva localizzata nel territorio nazionale agli investimenti in beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello «Industria 4.0», caratterizzati da un miglioramento dell'efficienza energetica, purché aventi specifici requisiti
  • la possibilità di cumulare il credito di imposta con la medesima misura agevolativa per investimenti nella ZES unica.

La legge di bilancio 2025 interviene anche sulla disciplina del Credito d'Imposta 4.0. Due le modifiche significative:

  • eliminazione dell’agevolazione 4.0 sui beni immateriali
  • previsione di un plafond massimo di spesa destinato al credito 4.0.

Questi cambiamenti rendono cruciale una tempestiva presentazione delle richieste di compensazione al GSE, sia in via preventiva che consuntiva.

Il comma 449 estende l'operatività del Credito d’imposta per spese di consulenza relative alla quotazione delle Pmi  ai costi di consulenza sostenuti fino al 31 dicembre 2027.

Confermata per il 2025 la riforma del Fondo di garanzia in vigore dall’inizio del 2024 con la novità riguardante la rimodulazione della copertura per le operazioni di liquidità: la legge di Bilancio 2025, oltre a prorogare le disposizioni attualmente in vigore, stabilisce per questa tipologia di domande un’aliquota unica al 50% al posto delle due fino a oggi previste, pari al 55% e al 60%. Rimane invariato l’intervento sulle altre operazioni e, in particolare, la copertura all’80% per le domande a fronte di investimenti. Un’ulteriore modifica interessa le operazioni di importo ridotto che, nel solo caso di richieste presentate da soggetti garanti autorizzati a certificare il merito di credito, vedranno l’innalzamento dell’importo massimo fino a 100.000 euro a fronte del tetto massimo attuale pari a 80.000 euro. La definizione di mid cap è la terza novità prevista dalla legge di Bilancio 2025 che, a differenza delle altre due, potrà entrare in vigore solo a seguito della preventiva autorizzazione da parte della Commissione europea. Saranno ammissibili alla garanzia del Fondo le imprese con numero di dipendenti fino a 499, tenuto conto delle relazioni di associazione e di collegamento con altre imprese.

All'art.1, il co. 458 prevede per i soggetti che hanno fruito del credito d'imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo effettuati a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019 e che hanno presentato richiesta di accesso alla procedura di riversamento spontaneo entro il 31 ottobre 2024, un contributo in conto capitale commisurato, in misura percentuale, all'importo del credito oggetto di riversamento spontaneo. Le modalità di erogazione, la misura percentuale e la rateizzazione del contributo saranno stabilite con decreto del Ministro delle imprese e del made in ltaly, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. Sono stati destinati 60 milioni di euro per l'anno 2025, di 50 milioni di euro per l'anno 2026, di 80 milioni di euro per l'anno 2027 e di 60 milioni di euro per l'anno 2028

L'art.1, il co. 461 al fine di assicurare continuità della misura “Nuova Sabatini” destina ulteriori 400 milioni di euro per l'anno 2025, di 100 milioni di euro per l'anno 2026 e di 400 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2027 al 2029.

All'art.1, il co. 463-467 introducono la possibilità di utilizzare le risorse economiche del fondo 394/81 a carattere rotativo istituito presso il Mediocredito centrale per concedere finanziamenti agevolati (con eventuale cofinanziamento a fondo perduto) alle imprese che intendono effettuare investimenti nell'America centrale o meridionale oppure che stabilmente sono presenti o esportano o si approvvigionano nell'America centrale o meridionale ,ovvero che sono stabilmente fornitrici delle predette imprese, al fine di sostenerne investimenti produttivi o commerciali, investimenti per il rafforzamento patrimoniale nonché investimenti per innovazione tecnologica, digitale, ecologica e investimenti per la formazione del personale.

All'art.1, i co. 485-491 estendono il Credito d’imposta ZES Unica anche agli investimenti realizzati dal 1 ° gennaio 2025 al 15 novembre 2025, con uno stanziamento di 2.200 milioni di euro. I commi 544-546 estendono per lo stesso periodo (1 ° gennaio 2025 al 15 novembre 2025) anche il Credito d’imposta ZES Unica per il settore della produzione primaria di prodotti agricoli, della pesca e dell'acquacoltura, con una dotazione finanziaria di 50.000.000 euro per l’anno 2025.

Infine i co. 555-557 dell'art. 1 prevedono per il 2025 la concessione di un contributo a fondo perduto in favore delle imprese zootecniche che abbiano subìto danni in conseguenza dell'abbattimento di capi infetti per contrastare la diffusione della febbre catarrale degli ovini, malattia denominata «lingua blu». Sono stati destinati 10 milioni di euro.

Maggiori Dettagli nelle schede in calce alla notizia.

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