'Misure urgenti per l'inclusione sociale e l'accesso al mondo del lavoro': si tratta del cosiddetto 'Decreto Lavoro', il d.l. 4 maggio 2023 n. 48 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 103 del 4 maggio 2023 che introduce una serie di misure volte a facilitare l'inclusione sociale e lavorativa di soggetti fragili e in difficoltà prevedendo per lo scopo anche degli incentivi ai datori di lavoro che si impegnano ad assumere tali soggetti.
All'articolo 10 del nuovo decreto-legge è disciplinato un esonero dal versamento dei contributi previdenziali per i datori di lavoro che assumono i percettori dell'Assegno di inclusione con un contratto a tempo indeterminato, determinato, stagionale, di apprendistato e per la trasformazione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato. L'intensità dell'esonero varia in base alla tipologia contrattuale stipulata fino ad un massimo del 100% dei contributi previdenziali dovuti.
Sono parallelamente previsti dei contributi per gli enti mediatori che facilitano le assunzioni di disabili o di percettori dell'Assegno di inclusione.
Il Decreto Lavoro interviene anche sul Fondo nuove competenze: nel periodo di programmazione 2021/2027 sarà incrementato con nuove risorse per finanziare gli accordi di rimodulazione dell'orario di lavoro, la retribuzione oraria e i contributi dell’orario di lavoro destinato ai percorsi formativi.
All'articolo 27 è previsto un nuovo incentivo per le assunzioni effettuate dal 1° giugno al 31 dicembre 2023 di giovani che non abbiano compiuto 30 anni di età, siano NEET e siano iscritti al Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani. L'incentivo è pari al 60% della retribuzione lorda mensile imponibile ai fini previdenziali (20% in caso di cumulo con altra agevolazione).
Agli enti del terzo settore, alle associazioni di promozione sociale e agli enti non lucrativi è riconosciuto, come disposto al seguente art. 28, un contributo per l'assunzione di soggetti disabili avvenuta tra il 1° agosto 2022 e il 31 dicembre 2023. La quantificazione del contributo, come anche le modalità e i termini di invio della domanda, saranno stabiliti con apposito decreto ministeriale.
Novità anche per le imprese dell'autotrasporto: verranno infatti attivati dei crediti d'imposta per la spesa sostenuta nel corso del 2022 per l'acquisto di gasolio per i veicoli di categoria euro 5 o superiore, utilizzati per l'esercizio delle attività.
Nello specifico è previsto un credito di imposta nella misura massima del 28% della spesa sostenuta nel primo trimestre dell'anno 2022 per le imprese di autotrasporto in conto proprio e del 12% per cento della spesa sostenuta nel secondo trimestre dell'anno 2022 per quelle che trasportano passeggeri.
Per le imprese che effettuano autotrasporto per conto terzi il credito di imposta è riconosciuto nella misura del 12% delle spese sostenute nel secondo trimestre dell'anno 2022.
Nelle schede informative in calce alla presente notizia sono riportati i dettagli delle nuove misure di sostegno sopra descritte.