Coronavirus - Aiuti e incentivi alle imprese

Credito d’imposta Zes unica confermato anche per il 2025

Con il Ddl di Bilancio la modalità attuale dell’incentivo per le imprese del Mezzogiorno (Zes unica) viene riproposta anche per il 2025, con una dote di 1,6 miliardi. Le imprese interessate saranno chiamate a presentare la comunicazione dal 31 marzo 2025 al 30 maggio 2025 per gli investimenti da realizzare fino al 15 novembre 2025. Sarà una comunicazione integrativa finale, da inviare entro il 2 dicembre 2025, a determinare gli investimenti effettivamente realizzati. Qualora gli investimenti superino le stime iniziali, la legge prevede la possibilità di destinare ulteriori risorse, attingendo ai fondi stanziati per la politica di coesione europea.

La proroga al 2025 sembra riguardare gli investimenti realizzati dal 1° gennaio 2025 al 15 novembre 2025, tuttavia un altro passaggio del Ddl di Bilancio prescrive per il prossimo anno un meccanismo di monitoraggio degli investimenti ammessi, imponendo agli operatori economici, ai fini della fruizione del credito d’imposta, di comunicare alle Entrate, dal 31 marzo 2025 al 30 maggio 2025, l’ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 16 novembre 2024 e quelle che prevedono di sostenere fino al 15 novembre 2025. L’iter di approvazione della legge dovrà portare a chiarire l’apparente incongruenza di date fra i diversi commi.

Non cambia il meccanismo di richiesta degli investimenti ammessi. Gli operatori devono comunicare alle Entrate, dal 31 marzo 2025 al 30 maggio 2025, l’ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 16 novembre 2024 e quelle che prevedono di sostenere fino al 15 novembre 2025. I soggetti che hanno presentato la comunicazione, a pena di decadenza dall’agevolazione, dovranno trasmettere all’Agenzia, dal 18 novembre 2025 al 2 dicembre 2025, una comunicazione integrativa attestante l’avvenuta realizzazione entro il 15 novembre 2025 degli investimenti indicati nella comunicazione presentata. Tale comunicazione integrativa, a pena del rigetto della comunicazione stessa, deve indicare l’ammontare del credito d’imposta maturato in relazione agli investimenti effettivamente realizzati, le relative fatture elettroniche e gli estremi della certificazione circa l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile. Si torna al punto che la comunicazione integrativa dovrà indicare un ammontare di investimenti effettivamente realizzati non superiore a quello riportato nella prima comunicazione inviata agli uffici fiscali.

Si ricorda che per l’anno in corso è prevista invece la possibilità di indicare anche un importo più alto che sarà coperto se ci saranno risorse residue o aggiuntive (si veda «Il Sole 24 Ore» del 22 ottobre). Sarà un provvedimento del direttore delle Entrate a rendere nota l’approvazione dei modelli di comunicazione e la definizione delle relative modalità di trasmissione telematica. Lo stesso indicherà per ciascuna Regione della Zes unica, suddiviso per microimprese, piccole, medie e grandi imprese, il numero di comunicazioni inviate entro i termini previsti per quelle integrative, la tipologia di investimenti realizzati entro il 15 novembre 2025 e l’ammontare complessivo del credito di imposta richiesto.

Il Ddl di Bilancio prevede la proroga del credito d’imposta per gli investimenti realizzati fino al 15 novembre 2025 nella “Zona economica speciale unica”, autorizzando la spesa di 1,6 miliardi per il 2025. Ai fini del rispetto del limite di spesa previsto, l’ammontare massimo del credito d’imposta fruibile da ciascun beneficiario sarà pari all’importo del credito d’imposta risultante dalla comunicazione integrativa, moltiplicato per una percentuale ottenuta rapportando il limite di spesa all’ammontare complessivo dei crediti d’imposta indicati nelle comunicazioni integrative. La percentuale sarà resa nota mediante provvedimento del direttore delle Entrate.

La legge prevede che, se emergerà un credito di imposta inferiore a quello massimo riconoscibile nelle Regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise e Abruzzo, il ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) e le Regioni della Zes unica renderanno nota, entro il 15 gennaio 2026, mediante una comunicazione inviata alla Presidenza del Consiglio dei ministri - dipartimento per le pPolitiche di coesione e il Sud - la possibilità di agevolare i medesimi investimenti a valere sulle risorse dei programmi della politica di coesione europea relativi al periodo di programmazione 2021-2027 di loro titolarità. Questo potrà essere fatto ove ne ricorrano i presupposti e nel rispetto delle procedure, dei vincoli territoriali, programmatici e finanziari previsti da detti programmi. Tale comunicazione dovrà indicare l’entità delle risorse finanziarie disponibili per il finanziamento della misura. Da ultimo, è previsto che il ministero delle Imprese e del made in Italy e le Regioni che intendono avvalersi della facoltà di agevolare gli investimenti esclusi dal credito d’imposta Zes definiscono, con propri provvedimenti, le modalità di riconoscimento dell’agevolazione e gli adempimenti richiesti agli operatori economici.

Fonte: Il Sole 24 Ore, Famiglia & Lavoro del 29 ottobre 2024

Settore
Area Espositiva


Mappa
Contatti
Allegati
Schede
News correlate
Bandi collegati

Risposta

Lascia un commento - Inizia una nuova discussione

Copyright ® Telematica Italia S.r.l. 2024 - Tutti i diritti riservati