Il Contratto di sviluppo rappresenta il principale strumento agevolativo dedicato al sostegno di programmi di investimento produttivi strategici ed innovativi di grandi dimensioni.
Sono previste procedure di Fast Track:
- Accordo di Sviluppo: è una procedura specifica per i programmi di grandi dimensioni, che rivestono una particolare rilevanza strategica. Implica una corsia preferenziale per le risorse, una riduzione dei tempi (quelli di istruttoria scendono da 120 a 90 giorni) e un maggior coinvolgimento delle amministrazioni coinvolte. Progetti di grandi dimensioni sono quelli che prevedono investimenti ammissibili per almeno 50.000.000 euro (20.000.000 per il settore della trasformazione dei prodotti agricoli). La rilevanza strategica di un progetto si riscontra se il programma di investimenti presenta almeno due dei seguenti elementi distintivi: significativo impatto occupazionale, inteso come creazione di nuovi posti di lavoro; capacità di attrazione degli investimenti esteri; coerenza con le direttrici di Industria 4.0; rilevante impatto ambientale.
- Accordo di Programma per gli investimenti di rilevante e significativo impatto sulla competitività del sistema produttivo dei territori. I criteri per valutare il “rilevante e significativo impatto” dei progetti di investimento presentati cambiano: il primo criterio è la localizzazione del progetto di investimento che, se proposto in un’area di crisi, rende possibile attivare l’accordo di programma. In alternativa la nuova normativa richiede che il progetto di investimento preveda almeno due dei seguenti requisiti: localizzazione del programma in un’area con un elevato tasso di disoccupazione; recupero o riqualificazione di strutture dismesse o sottoutilizzate; rilevanti innovazioni di prodotto o di processo; rilevante presenza sui mercati esteri; sviluppo del programma all’interno di un distretto turistico con proposte di destagionalizzazione dei flussi per stabilizzare l’offerta turistica. Per il settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, è necessario che il progetto presentato riceva una valutazione positiva sul potenziale impatto diretto e indiretto sulla filiera allargata a livello regionale e/o nazionale.
- Contratto di sviluppo per la tutela ambientale: nasce per favorire le imprese che vogliono realizzare investimenti per ridurre i consumi energetici e le emissioni di gas che alterano il clima. L’investimento minimo è di 20.000.000 euro (7.500.000 euro per le attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli) e può essere realizzato nelle regioni Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. Non sono agevolabili i progetti di ricerca, sviluppo e innovazione.
La normativa che regola lo strumento ha subito, nel corso degli anni, sostanziali modifiche volte a garantire una maggiore celerità delle procedure di accesso ed una migliore risposta alle esigenze manifestate dal tessuto produttivo nazionale.
La normativa attualmente in vigore (decreto MISE del 9 dicembre 2014 e s.m.i.), valevole per il periodo di programmazione 2014-2020, consente la finanziabilità di:
- programmi di sviluppo industriali, compresi i programmi riguardanti l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;
- programmi di sviluppo per la tutela ambientale;
- programmi di sviluppo di attività turistiche che possono comprendere, per un importo non superiore al 20% degli investimenti complessivi da realizzare, programmi destinati allo sviluppo delle attività commerciali.
Nell’ambito dei suddetti programmi, lo strumento può finanziare, altresì, programmi di ricerca, sviluppo e innovazione nonché opere infrastrutturali nei limiti previsti dalla normativa di attuazione.
L’importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili alle agevolazioni non deve essere inferiore a 20.000.000 euro, ovvero a 7.500.000 euro qualora il programma riguardi esclusivamente l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.
La l. n. 178/2020 (art. 1, co. da 85 a 87) ha introdotto specifiche disposizioni finalizzate a sostenere il settore turistico facilitando, per determinate categorie di investimenti, l’accesso allo strumento agevolativo e l’integrazione settoriale. In particolare, la soglia di accesso per i programmi di sviluppo di attività turistiche, ordinariamente pari a 20.000.000 euro, è stata ridotta a 7.500.000 euro per i programmi di investimento che prevedono interventi da realizzare nelle aree interne del Paese ovvero il recupero e la riqualificazione di strutture edilizie dismesse.
La medesima disposizione ha, inoltre, stabilito che i programmi di sviluppo riguardanti esclusivamente l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli possono essere accompagnati da investimenti finalizzati alla creazione, alla ristrutturazione e all’ampliamento di strutture idonee alla ricettività e all’accoglienza dell’utente, finalizzati all’erogazione di servizi di ospitalità, connessi alle attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Con la Direttiva del Ministro dello sviluppo economico del 19 marzo 2021 sono state fornite le opportune direttive per perseguire la corretta attuazione delle previsioni recate dalla predetta disposizione normativa ed è stata prevista la pubblicazione dell’elenco dei comuni rientranti nelle aree interne del Paese. Per approfondire clicca qui.
Con decreto del 17.09.2021 è stabilito che nelle assunzioni, le imprese proponenti - nel caso di un incremento occupazionale delle loro attività - devono impegnarsi ad assumere in via prioritaria lavoratori residenti nel territorio dove viene localizzato l’investimento e percettori di interventi di sostegno al reddito, oppure disoccupati a seguito di procedure di licenziamento collettivo e lavoratori di aziende coinvolte in tavoli di crisi attivi presso il Ministero dello Sviluppo economico.
Con decreto direttoriale 10 ottobre 2022 sono state stabilite le disposizioni procedurali necessarie a fornire alla filiera del settore automotive, attraverso la misura agevolativa dei Contratti di sviluppo, il sostegno agli investimenti per l’insediamento, la riconversione e la riqualificazione verso forme produttive innovative e sostenibili, al fine di favorire la transizione verde, e alla ricerca.
In tal caso, i Contratti di sviluppo devono avere ad oggetto la realizzazione, su iniziativa di una o più imprese, di un programma di sviluppo industriale o per la tutela ambientale, per la cui realizzazione sono necessari uno o più progetti di investimento ed eventualmente, progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, strettamente connessi e funzionali tra di loro.
I programmi di sviluppo industriale in questione devono riguardare la produzione di:
- nuovi veicoli nonché sistemi di alimentazione e propulsione che aumentino l’efficienza del veicolo minimizzando le emissioni;
- tecnologie, materiali, architetture e componenti strutturali funzionali all’alleggerimento dei veicoli nonché dei sistemi di trasporto per la mobilità urbana;
- nuovi sistemi, componenti meccanici, elettrici, elettronici e software per la gestione delle funzioni principali del veicolo, propulsione, lighting, dinamica laterale e longitudinale, abitacolo;
- nuovi sistemi, componenti meccanici elettrici, elettronici e software per sistemi avanzati per l’assistenza alla guida (ADAS - Advanced Driver Assistance Systems), la connettività del veicolo (V2V – vehicle-to-vehicle e V2I – vehicleto-infrastructure), la gestione di dati, l’interazione uomo veicolo (HMI - human-machine interface) e l’infotainment;
- sistemi infrastrutturali per il rifornimento e la ricarica dei veicoli.